7-8-9 Giugno a Ronzone (TN)
Corso sulle Fermentazioni
Un corso completo di 3 giorni sulle fermentazioni, che parte dai principi per arrivare alle preparazioni più complesse. Tempeh, kombucha, kefir, kechek e verdure fermentate.
7-8-9 Giugno a Ronzone (TN)
Un corso completo di 3 giorni sulle fermentazioni, che parte dai principi per arrivare alle preparazioni più complesse. Tempeh, kombucha, kefir, kechek e verdure fermentate.
Formula tutto incluso
Corso e pernottamento sono già inclusi all’interno del costo. Non dovrai preoccuparti di trovare una sistemazione per i 3 giorni di corso.
Non solo teoria ma anche pratica
Il corso offre una panoramica completa sulle fermentazioni, con sessioni teoriche e dimostrazioni pratiche che coprono una vasta gamma di fermentati.
Esperienza culinaria coinvolgente
Oltre alle sessioni di apprendimento, il corso offre un’esperienza culinaria coinvolgente con pasti inclusi che permettono ai partecipanti di gustare una varietà di piatti preparati con i fermentati appresi durante il corso.
La fermentazione è una delle più antiche tecniche di conservazione degli alimenti, è un processo chimico naturale che rende il cibo molto più ricco a livello nutrizionale, un toccasana per il nostro microbiota.
Programma del corso
Quando
7-8-9 Giugno 2024
Quanto
Il costo di iscrizione è di 399€ con pernottamento in camera doppia.
Cosa
Il corso comprende:
Kefir di latte, kefir di acqua, kombucha
È possibile preparare bevande analcoliche leggermente fermentate in una varietà quasi infinita, in quanto starter e aromi possono ampiamente essere mescolati. Queste bevande sono probiotiche e, se si imbottigliano in modo appropriato intrappolando l’anidride carbonica, sono naturalmente frizzanti.
Kefir di latte: è una bevanda di latte fermentato originaria delle montagne del Caucaso, in Asia centrale: fermentando, il latte si addensa leggermente e a seconda della durata del processo il sapore può variare da dolce ad estremamente aspro. In ogni caso risulta una bevanda priva di lattosio e caseina.
Kefir di acqua: si produce utilizzando i tibicos (cristalli d’acqua), che sono una comunità simbiotica di batteri e lieviti che si presenta sotto forma di piccoli cristalli traslucidi e biancastri. E’ molto versatile e può essere usato per fermentare liquidi
ricchi di carboidrati, come ad esempio acqua e zucchero.
Kombucha: è tè zuccherato fermentato utilizzato per ottenere una gustosa bevanda tonica ed acidula. Si produce mediante uno Scoby (acronimo inglese per comunità simbiotica di batteri e lieviti) conosciuto come “madre della kombucha”, che assume la forma di un disco gelatinoso che galleggia sul tè mentre fermenta.
IMPORTANTE: VERRÀ FORNITO A TITOLO GRATUITO LO STARTER PER LE BEVANDE FERMENTATE
Lattofermentati in salamoia, lattofermentati a secco
La fermentazione è un procedimento antico, naturale e casalingo che è stato tramandato nel tempo, di generazione in generazione, e che solo negli ultimissimi anni sta venendo fortunatamente riscoperto.
Grazie ad esso, infatti, si dona un valore aggiunto nutrizionale e salutistico all’alimento che risulta così vivo e, per questo motivo, di grande aiuto per il nostro microbiota intestinale.
Ogni tipo di verdura può essere fermentata facilmente, mantenendo colore e croccantezza: la sua lattofermentazione permette quindi anche di averla a disposizione fuori dalla sua stagionalità e di poterla conservare a lungo, senza l’utilizzo del frigorifero.
È una sorta di panetto di legumi, tradizionalmente di soia, ricoperto da una particolare muffa. Si tratta di uno degli alimenti base che compongono la cucina vegetariana e/o vegana, in quanto ricco di proteine vegetali. Originario dell’Indonesia, è il frutto di un processo di fermentazione ad opera del fungo Rhizopus oligosporus, o Rhizopus oryzae, che viene inoculato sul substrato cotto di soia gialla, ma anche di altri tipi di legumi.
Si tratta quindi di una fermentazione con starter, non spontanea. In Indonesia lo starter viene autoprodotto a partire da foglie di Ibisco: in una pubblicazione del 2004, un gruppo di ricercatori ha dimostrato la presenza di Rhizopus sulle foglie fresche di Ibisco, teorizzando che un tempeh primordiale potrebbe essere nato proprio lasciando casualmente della soia cotta avvolta in queste foglie.
Il cosiddetto “formaggio dei poveri” è una ricetta libanese oggi conosciuta nelle due varianti senza o con l’utilizzo di yogurt di capra: l’antica ricetta di questo prodotto a base di grano fermentato in acqua e sale, infatti, si è modificata nel tempo dando origine a numerose varianti. La sua versione vegana era la più comune fino ad anni fa perché spesso i contadini poveri non possedevano una capra né tantomeno potevano permettersi di acquistare il latte per la produzione di yogurt, ed è anche nota come “formaggio di bulghur”. A questo cereale, che è grano duro integrale germogliato e frantumato, si aggiungono acqua e sale e si lascia fermentare in modo spontaneo fino a ottenere un impasto facilmente modellabile. Si può poi aromatizzare a piacimento, per poterlo così trasformare in palline che vengono riposte in barattoli di vetro e coperte con olio extravergine di oliva per esaltarne il sapore e conservarlo a lungo.
Michele Tomasi
Diplomato presso una scuola alberghiera, ha lavorato nel settore della ristorazione d’elite senza trarne molte soddisfazioni. Assieme alla sua compagna Sara, naturopata che lo ha introdotto nel mondo dei fermentati, da anni si dedica ad una cucina naturale, vegetariana/vegana e tendenzialmente autoprodotta. Insieme stanno cercando di condividere con chi interessato le loro conoscenze culinarie e nutrizionali in un’ottica di autosufficienza.
NOTA BENE
Se invece vuoi alloggiare in una camera singola il prezzo è di 449€ e puoi iscriverti cliccando qui.